Neuroptimal®

Fonte e © testi: Neurottimo SDN, importatore ufficiale di Neuroptimal e istituto nazionale per la formazione dei suoi neurotrainer certificati.

Che cos’è il Dynamical Neurofeedback® di NeurOptimal®?

Neuroptimal® è un’avanzata neurotecnologia progettata per allenare il cervello a funzionare al suo livello ottimale. Questa innovativa metodologia di Dynamical Neurofeedback®, gradevole e non invasiva, permette di ricavare informazioni sull’attività cerebrale di un individuo e consente al cervello, tramite un feedback-ritorno di informazioni su sé stesso, di autoregolare la sua attività ottimizzandola, in modo da produrre cambiamenti e miglioramenti a livello neuro-cognitivo.

Chiunque può ottenere benefici dal Dynamical Neurofeedback® di Neuroptimal®. La pratica è priva di ogni controindicazione. Sempre più centri e istituzioni di salute nel mondo utilizzano questa tecnica d’avanguardia e un numero sempre crescente di studi scientifici ne conferma la validità e l’efficacia. Neuroptimal® è stato studiato, creato e prodotto dall’Istituto Zengar, con sede in Canada, e ha ottenuto, tra le altre, la Certificazione della Food and Drug Administration (FDA).

1. Quali sono i principi di base di questa tecnica?

La tecnica è fondata sui principi della neuroplasticità e dell’omeostasi dinamica. Il cervello, alla ricerca perpetua delle condizioni ideali di equilibrio, è plastico ed in continua evoluzione. A qualsiasi età e qualunque sia la condizione psicofisica della persona, egli è capace, grazie al supporto del Dynamical Neurofeedback®, di ritrovare la stabilità e l’efficienza perduta a causa di traumi fisici e psichici. Il Dynamical Neurofeedback® si differenzia in maniera sostanziale dall’EEG biofeedback, o Neurofeedback lineare con EEG quantificato, per il fatto che si adatta al funzionamento specifico di ogni singolo cervello (è dinamico), non imponendogli di conformarsi ad una supposta norma corrispondente ad un cervello ideale, ma permettendogli di confrontarsi con sé stesso come davanti ad uno specchio e, rendendosi conto delle incoerenze del suo funzionamento, di correggersi per ottimizzare le sue performances e stabilizzare l’ansia, con notevole beneficio non solo su tutte le sue somatizzazioni, ma anche in campo neurocognitivo.

2. Come si svolge una seduta?

La persona è comodamente distesa su una poltrona reclinabile. Dei sensori applicati sulla teca cranica, che non emettono nessun tipo di frequenza nè di energia, registrano la sua attività cerebrale sotto forma di onde cerebrali ed inviano i dati al computer. Il software in esso contenuto li analizza 256 volte al secondo e, sulla base di un algoritmo specifico basato sui lavori di Dennis Gabor, Karl Pribram e la matematica dei sistemi dinamici non lineari determina il margine di variabilità di un evento corticale, tarato non su una supposta norma, ma sul funzionamento specifico di quel cervello. In ogni banda di frequenza delle diverse onde cerebrali si notano così delle variazioni dall’ampiezza più o meno importante. Delle forti variazioni indicano dei cambiamenti importanti nella sincronizzazione di insiemi neuronali, delle incoerenze nel funzionamento del cervello e degli squilibri fra neuroni eccitatori e neuroni inibitori, che hanno il ruolo fondamentale di gestire tutti i parametri vitali (temperatura corporea, pressione arteriosa, battito cardiaco, etc etc). Nel millisecondo che segue questa forte variazione il software genera un’interruzione nel flusso continuo della musica melodica che la persona ascolta in cuffia. In effetti il cervello apprezza nella musica la coerenza della trama musicale. Mozart è estremamente coerente e per questo estremamente gradevole per il cervello che, anticipandone la traiettoria musicale, è confortato nelle sue attese di coerenza, cosa che non avviene ovviamente nel caso di un bambino che strimpella note a caso su una tastiera. Le note non sono “brutte” di per sé, ma l’incoerenza del suono prodotto, della sequenza musicale illogica, aleatoria e quindi disarmonica, risulta sgradevole. Allo stesso modo, se il software Neuroptimal® genera un’interruzione di una frazione di secondo nella musica melodica nel millisecondo che segue una forte variazione nell’attività cerebrale, egli disattende le attese di coerenza del cervello riguardo alla musica che la persona ascolta, nell’esatto momento in cui il suo cervello fa qualcosa di incoerente. Tramite un feedback negativo lo informa in tempo reale sulla sua propria attività ed il gioco è fatto. Di seduta in seduta il cervello recupera in efficienza e plasticità e viene stabilizzata l’ansia, con tutte le sue somatizzazioni. Non si tratta di una musico terapia. La musica è solo un vettore di informazioni, nulla più. Lo stesso effetto lo si potrebbe ottenere spezzettando i fotogrammi di un film o di un video. Ma il canale uditivo è molto più direttamente innestato nel cervello di quello visivo, motivo per cui la musica è più efficace, come vettore per il feedback negativo dell’interruzione, del video.

3. In quali casi può risultare utile?

Il principale campo di applicazione del Neurofeedback dinamico è la stabilizzazione dell’ansia, attacchi di panico e riduzione della sindrome da stress post traumatico e di tutte le loro somatizzazioni: insonnia, emicranie, fibromialgia, tachicardia, sindrome da fatica cronica, problemi di stomaco ed intestino. Si rivela molto efficace anche come primo intervento in stati depressivi e/o come appoggio alla terapia farmacologica classica. Ultimamente si sono attestati risultati eclatanti nel trattamento degli acufeni o tinnitus, fischi permanenti percepiti, patologia molto diffusa ed in alcuni casi invalidante, in quanto si accompagna di forti stati d’ansia e depressione. L’Associazione Bergamasca Acufeni ne ha fatto il suo trattamento di riferimento. In campo neurocognitivo degli studi ne attestano l’efficacia per il deficit di attenzione negli adolescenti e negli adulti, con e senza iperattività, e quindi nel trattamento di dislessia, disprassia e discalculia. Le malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la demenza senile ne trovano giovamento nel rallentamento del decorso della malattia e nella stabilizzazione dell’umore dei pazienti. Il neurofeedback dinamico è anche utilizzato nella ricerca delle peak performance da sportivi di alto livello di fama internazionale, artisti, creativi, intellettuali. In ambito aziendale sono attestati successi nella gestione dello stress e nel miglioramento delle prestazioni lavorative, con diminuzione dell’assenteismo.

4. Quante sedute sono necessarie per ottenere risultati?

Il protocollo consigliato per ottenere un allenamento mentale efficace, e che permanga con i suoi benefici nel tempo, è di 20 sedute con almeno le prime 10 a ritmo bisettimanale. Ad esse, potranno seguire dei richiami con ritmi mensili o con una frequenza scelta in base alla sensazione soggettiva.
A seguito di diverse sessioni su manager, uomini d’affari, atleti agonisti e altre persone che per diversi motivi sono spesso in viaggio, o periodicamente sotto pressione e forte affaticamento, ora esiste anche una formula breve, da 1 a 4 sedute, per un rapido recupero da jet-lag, stanchezza e stress psicofisico. Tra i benefici, la ripresa della regolarità  del ciclo sonno.veglia e della memoria, con intensificazione del focus e potenziamento della creatività.
Il servizio è a disposizione nelle SPA di diversi alberghi internazionali, per business e di lusso.

5. È per tutti o ci sono controindicazioni?

Il Dynamical Neurofeedback®, contrariamente all’EEG biofeedback che può portare a lievi e passeggeri scompensi e il cui utilizzo è riservato a personale medico specializzato, non presenta nessun tipo di effetto collaterale indesiderato, non è assolutamente invasivo, non impone nulla al sistema nervoso centrale. Non ci sono restrizioni anagrafiche, né legate ad alcun tipo di patologia. Attraverso di esso non si compie nessuna diagnosi, né si fa alcun tipo di prescrizione medica. Delle indicazioni a livello di alcuni parametri di efficienza cerebrale possono essere ricavati dai grafici analizzati dal computer ed interpretati dal personale certificato, ma senza nessun legame diretto ascrivibile alla sintomatologia o patologia in oggetto. Il ruolo dell’operatore è per altro molto importante nell’accompagnamento del processo di cambiamento e quindi egli deve possedere un’abilità relazionale nell’ambito delle professioni di aiuto. Psicologi, psicoterapeuti e counselors ne fanno largo uso.

6. Perché è importante un trainer certificato?

Nell’utilizzo della tecnologia Dynamical Neurofeedback®, Optimalmente® garantisce l’assistenza di un trainer certificato Neuroptimal®, ovvero di una persona in continuo aggiornamento con la Sede madre, ottenendo una certificazione riconosciuta in tutto il mondo.
Questa certificazione permette, a chi segue le sessioni di allenamento mentale, individuale o presso studi medici e centri di riabilitazione, di ricevere la migliore esperienza per competenza e sicurezza nell’utilizzo della metodologia neurofeedback.

Come Dynamical Neurofeedback® ottimizza l’attività cerebrale

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Il Dynamical Neurofeedback® è una tecnologia sviluppata dall’Istituto Zengar usato nel suo sistema di training NeurOptimal®. Invece di fornire una “direzione” specifica, il Dynamical Neurofeedback® è costruito per sfruttare il naturale processo di apprendimento del cervello incoraggiandolo a funzionare secondo il progetto originale. Attraverso le sedute del Neurofeedback Neuroptimal® si promuove e facilita la normale tendenza del cervello ad autoregolarsi, la sua resilienza e la sua flessibilità.

Il Dynamical Neurofeedback® è una tecnologia unica sviluppata da Neuroptimal® ed è basato su alcune osservazioni riguardanti la fisiologia del cervello:
La dinamicità del cervello: il cervello non è lineare, è un sistema Dinamico che percepisce le informazioni ed adegua gli stimoli entranti in un processo Dinamico continuo e perpetuo.
La variabilità del processo: il cervello non presenta dei valori assoluti per la quantità Di onde cerebrali necessarie per le specifiche funzioni cognitive.
Targeting Funzionale: mentre ci sono alcune funzioni fisiologiche che sono in gran parte localizzate in una zona all’interno del cervello, per la maggior parte il cervello è una rete interconnessa di funzioni e localizzazioni.
Funziona proprio come Worldwide Web. Questo significa, tra le altre cose, che vi è una gamma dinamica di variabilità all’interno delle diverse regioni del cervello che determina l’equilibrio psicologico ottimale per ogni individuo.

Questa gamma varia dinamicamente da un momento all’altro della vita a seconda dei processi che sono attivi.

Questi principi guidano la progettazione dei sistemi di formazione di NeurOptimal® e, infine, rappresentano l’efficacia del neurofeedback dinamico nell’affrontare una vasta gamma di problemi, attraverso un’ampia gamma di impostazioni per cui è stato strutturato.
Il cervello dinamico – il cervello dinamico orientato verso una generale, ma non assoluta auto – regolamentazione. Nessuno ha bisogno di insegnare ad un bambino il modo “migliore” per camminare. Attraverso la sperimentazione, il cervello scopre e sviluppa un equilibrio interno e l’andatura naturale unica a quell’individuo. I processi abbinati di adattamento e accomodazione collaborano in modo dinamico per stabilire un modo unico e ottimale di lavoro per ogni individuo, date le sue eventuali limitazioni e vincoli.

Questo accade perché il cervello è in continua elaborazione e valutazione dei feedback da parte dei muscoli e altri aspetti del sistema muscolo – scheletrico circa la loro posizione relativa e la stabilità nello spazio. In questo modo si esplora, estende e consolida la resilienza intrinseca e la flessibilità necessaria per camminare in modo adattivo indipendentemente da come la superficie potrebbe presentarsi morbida, irregolare, stabile o scivolosa, ecc. Ripetendo questo processo nel corso di ogni fase ciò permette al cervello di imparare a camminare —-tutto senza alcun “esperto”, che spieghi quali sono i movimenti necessari.
cfr: https://www.nature.com/articles/nn1930

Allo stesso modo, il Dynamical Neurofeedback® permette al cervello di assemblare la propria risposta e strategia in base alle informazioni in entrata. Come risultato, il sistema NeurOptimal® è intrinsecamente non invasivo e non correttivo.
Il processo di variabilità – oltre a un ciclo infinito di autoregolazione il cervello non ha valori standard per le onde che rappresentino la prestazione migliore nelle attività. Tale “media” varia notevolmente da persona a persona e da momento a momento durante il giorno. Tale importo dipende da molti fattori: il compito in cui la persona è impegnata; ora del giorno, i livelli di zucchero nel sangue; recente quantità di riposo e il sonno, la salute generale, etc.
cfr: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0013469484901950

Alla luce di queste molteplici variabili il Neurofeedback Dinamico non tenta di ripristinare un livello presunto di funzionamento medio o migliore. Neurofeedback fornisce semplicemente al Sistema Nervoso Centrale informazioni su ciò che ha già fatto e permette al cervello stesso di valutare il valore di tali informazioni. Sfruttando l’intelligenza intrinseca del cervello di regolare la qualità delle onde necessaria in ogni specifico momento per quell’individuo, che è più potente di qualsiasi processore del computer.

Target Funzionale – Data la natura dinamica, non lineare del funzionamento fisiologico del cervello, costruire un neurofeedback che individui condizioni specifiche sarebbe come cercare un granello di sabbia in una tempesta nel deserto.
Invece, il Dynamical Neurofeedback® è progettato per monitorare l’attività elettrica del cervello e – attraverso interruzioni feedback acustico – informa il cervello quando è in procinto di raggiungere il limite della stabilità in qualche funzione. Non c’è nulla di intrinsecamente problematico nel raggiungere il limite della stabilità. Ed è proprio ciò che accade quando qualcuno va a dormire. Il passaggio dalla coscienza vigile al dormire avviene attraverso una transizione turbolenta che è segnata dalla comparsa improvvisa di instabilità: la veglia crolla, la sonnolenza emerge e poi si passa rapidamente in un sonno leggero.

Anche se essenziale, almeno una volta ogni 24 ore, questa transizione naturale in uno stato di sonno sarebbe problematica se si verificasse durante la guida in ora di punta. Il sistema NeurOptimal® fornisce un segnale, o feedback, per avvisare il cervello che una tale transizione tra gli stati sta per verificarsi. Questa notifica richiede al cervello di determinare se la transizione è desiderabile o problematica date le condizioni attuali.

Il Dynamical Neurofeedback® permette al cervello di ristabilire il contatto con le proprie risorse interne per determinare ciò che è appropriato nelle diverse situazioni e il modo migliore per far fronte a queste informazioni. E’ questa la permeabilità del sistema NeurOptimal® con i processi naturali del cervello che permettono al Dynamical Neurofeedback® di produrre tali effetti positivi per tante persone senza riserve indipendentemente dal problema ch li ha portati al suo utilizzo. Invece di andare a “caccia di problemi”, il sistema NeurOptimal® richiede semplicemente al cervello di fare riferimento alla propria fonte interna di informazioni per affrontare il mondo in tutte le situazioni. Questa modalità non invasiva incoraggia il cervello a tornare al suo funzionamento più efficiente ed efficace a prescindere dalle sfide e dalle esigenze interne ed esterne. Come risultato, i sintomi e problemi semplicemente scompaiono per la maggior parte delle persone.

I Fondatori

Fondatori

I dottori Valdeane BrownSusan Brown di Zengar Institute Inc., con la loro vasta esperienza nell’ambito della comunità di neurofeedback, hanno sviluppato questo sistema NeurOptimal® NF esclusivo, leader del settore e all’avanguardia. Il sistema è progettato per lavorare direttamente con i processi dinamici auto-organizzati consci e inconsci, facilitando, tramite un effetto-specchio, il loro funzionamento ottimale. Non c’è intervento e alcuna manipolazione o decisione presa su ciò che il tuo cervello dovrebbe o non dovrebbe fare. Il Dynamical Neurofeedback lavora assecondando le straordinarie possibilità di autoregolazione del nostro stesso cervello. Per saperne di più.

La musica

Fin dalla prima esperienza con le sessioni di Dynamical Neurofeedback® di Neuroptimal®, una delle caratteristiche più gradite è la piacevolezza della musica ascoltata in cuffia.
Tale musica ha delle peculiarità uniche, adattate allo svolgimento della sessione ed è una composizione originale creata in esclusiva per Neuroptimal® da Jeff Bova, un grande estimatore del nostro metodo di neurotraining.

Chi è Jeff Bova? Nato negli USA, nel 1953, Jeffrey Bova è un musicista attivo nell’industria musicale dalla metà degli anni ’70, e ha contribuito alle registrazioni di importanti artisti mainstream come Celine Dion, Michael Jackson, Blondie, Eric Clapton, Joe Cocker, Cyndi Lauper, Bill Laswell e Herbie Hancock, Bernard Edwards e Tony Thompson, Meat Loaf, Missing Persons, Iron Maiden e Billy Joel tra gli altri. Con centinaia di dischi platino e oro a suo nome, ha vinto anche un Grammy Award come produttore di “Falling into You” di Celine Dion.

È un vero privilegio poter avere a disposizione il talento e la professionalità di Jeff Bova che fanno della musica in ascolto un elemento sinergico che, in ogni allenamento, consegna, assieme agli importanti effetti del metodo, anche un momento da dedicare a se stessi con grande piacere.

“La grande musica tocca il cuore, ispira l’anima, ti fa venire voglia di muoverti e cambia il mondo in cui viviamo”.
Jeff Bova.
Dynamical Neurofeedback® è una tecnologia

Storia del Neurofeedback

1875 – Scoperta l’attività elettrica del cervello.

Richard CATON, nato nel 1842 a Liverpool e morto nel 1926, è uno scienziato nonché medico inglese. Siamo all’epoca del debutto dell’energia elettrica. Caton è il primo, nel 1875, a misurare l’attività neuro-elettrica della corteccia cerebrale ponendo l’elettrodo di un galvanometro a contatto diretto con la superficie del cervello di cani e conigli. Individua così un nesso tra funzioni cerebrali e attività elettrica del cervello. E dimostra che l’attività funzionale (ad esempio, la visione) corrisponde ad una comparsa elettrica in una zona definita della corteccia cerebrale.

1929 –Creazione dell’elettroencefalogramma.

Hans BERGER, nato nel 1873 e morto nel 1941, è un neurologo tedesco. Egli è considerato il padre dell’elettroencefalografia, essendo ilprimo ad aver applicato questa tecnica negli esseri umani. Egli mette in evidenza le onde cerebrali Alfa e Beta.

Sconvolto dalle devastazioni della guerra, si suicidò impiccandosi.

1950 –Rapporti tra Stati di coscienza e frequenze elettriche.

Maxwell CADE, scienziato e ricercatore britannico, sviluppa un dispositivo che misura e permette di vedere intempo reale l’attività e la localizzazione delle onde cerebrali. Si tratta del Mind Mirror. Dopo aver imparato, da giovanissimo, alcune tecniche orientali come la meditazione, svolge carriera nel campo della fisica (prima in ambito governativo poi nell’ industria) ed intraprende ricerche di avanguardia insieme alla Dott.ssa Ann Woolley-Hart. Quest’ ultima è una specialista della consapevolezza e della comprensione degli schemi prodotti dalle onde cerebrali. Essa congiunge le idee del buddismo Zen con metodi della scienza occidentale. Una collaborazione con Geoffrey Blundell, un ingegnere elettronico, permetterà la progettazione del Mind Mirror consentendo, a coloro che partecipavano alle sue lezioni, di conoscere le proprie risposte fisiologiche evidenziate tramite un dispositivo di misurazione.

1960/1970 -Creazione dell’EEG Biofeedback.

Joe Kamia dimostra che un’azione volontaria consapevole può modificare i ritmi cerebrali. Il cervello cosciente controlla parametri corporei. Partendo da questa premessa vennero poi sviluppati un certo numero di dispositivi di EEG Biofeedback. Si facevano fare a delle persone alcuni esercizi nelle bande di onde Alfa e Theta, per correggere l’attività cerebrale: ogni volta che la persona giungeva al termine degli esercizi, una piccola musica appariva sullo schermo come ricompensa per lo sforzo compiuto.

Molti dispositivi operano ora in questo modo: facendo riferimento ad un “modello di cervello”, l’utente agisce volontariamente sull’ attività elettrica del proprio cervello correggendola. Oggi si parla di Neurofeedback con EEG quantificato.

1998 –2018 Creazione del Dynamical Neurofeedback®.

Sono stati l’americano Val BROWN e sua moglie Sue, canadese, ad avere definito il concetto partendo dall’esperienza del EEG. Sono loro gli ideatori del sistema NeuroCare e, in seguito, del NeurOptimal® versione V2 del 2008 et NO3 del 2018.

Con questo nuovo sistema di Dynamical Neurofeedback®, è il cervello di ciascun utente a fungere da cervello di riferimento ed è questo funzionamento proprio e personale che si cerca di ottimizzare (a differenza di altri dispositivi Neurofeedback lineare con EEG quantificato).

Val e Sue BROWN hanno creato l’Istituto Zengar e vivono in Canada, nella città di Victoria, British Columbia.

Il sistema di seconda generazione NeurOptimal® della Zengar è attualmente il sistema più avanzato nel campo dei sistemi di Neurofeedback.

Per approfondire, continua su: Neurottimo SDN.